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Cause psicologiche della libido bassa: come affrontarle

Dott.ssa Silvia Morandi by Dott.ssa Silvia Morandi
in Salute Sessuale e Ormonale
Cause psicologiche della libido bassa: come affrontarle
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La libido bassa è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sulle relazioni interpersonali. Studi recenti indicano che fino al 40% delle donne e il 15% degli uomini possono sperimentare una diminuzione del desiderio sessuale nel corso della loro vita. Sebbene le cause fisiche siano spesso discusse, le cause psicologiche giocano un ruolo cruciale ma talvolta sottovalutato.

Fattori come lo stress cronico, l’ansia e la depressione possono influenzare profondamente la sfera sessuale, alterando il desiderio e la capacità di connessione con il partner. La consapevolezza di queste dinamiche è essenziale per promuovere un approccio olistico alla salute sessuale, che tenga conto sia degli aspetti mentali che fisici. Comprendere le radici psicologiche della libido bassa può rappresentare il primo passo verso soluzioni efficaci e personalizzate.

Cosa si intende per libido bassa

La libido bassa si riferisce a una riduzione significativa del desiderio sessuale che persiste per un periodo prolungato e influisce negativamente sulla qualità della vita. Non rappresenta un disturbo isolato, ma spesso è un sintomo associato a fattori psicologici, fisici o sociali. Studi recenti stimano che il 32-40% delle donne e il 10-15% degli uomini soffrano di problematiche legate alla libido.

Tra le cause principali troviamo squilibri neurochimici nei livelli di dopamina e serotonina, due neurotrasmettitori cruciali per regolare il desiderio sessuale. Secondo una ricerca pubblicata sul “Journal of Sexual Medicine”, riduzioni di dopamina possono diminuire la motivazione e il piacere sessuale, mentre alti livelli di serotonina potrebbero avere un effetto inibitorio.

La libido bassa è spesso distinta dal termine medico disturbo del desiderio sessuale ipoattivo (HSDD), che viene diagnosticato quando il calo del desiderio sessuale è accompagnato da disagio marcato o difficoltà relazionali. È fondamentale distinguere tra il normale calo della libido dovuto a fattori temporanei (come lo stress) e condizioni persistenti che richiedono interventi specifici.

Cause psicologiche della libido bassa

La libido bassa può derivare da numerosi fattori psicologici che influenzano negativamente la salute mentale e il desiderio sessuale. Questi includono stress, ansia, Depressione, e altri aspetti emotivi o relazionali. Comprendere tali cause è essenziale per individuare strategie efficaci.

Stress e ansia

Stress cronico e disturbi d’ansia impattano direttamente la funzione sessuale, spesso riducendo la libido. L’iperattivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) aumenta i livelli di cortisolo, che sopprime ormoni sessuali come testosterone e estrogeni. Secondo uno studio del 2020 pubblicato su Psychology & Sexuality, circa il 58% degli individui con elevato stress psicologico riporta un calo significativo del desiderio.

Strategie di supporto come fitoterapia possono aiutare. Estratti di piante come la Withania somnifera (ashwagandha) hanno dimostrato di ridurre lo stress, favorendo il bilanciamento ormonale e migliorando il desiderio sessuale.

Depressione

La depressione maggiore compromette i circuiti di ricompensa cerebrale, inclusa la funzione della dopamina, elemento chiave per il piacere sessuale. Studi riportano che il 35-50% degli individui con depressione manifesta disfunzioni sessuali, in parte anche a causa di farmaci come gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Alcuni integratori naturali, come l’iperico (Hypericum perforatum), mostrano effetti antidepressivi con un impatto positivo sulla funzione sessuale, sebbene richiedano supervisione medica per evitare interazioni farmacologiche.

Problemi relazionali

Conflitti e carenze comunicative nelle relazioni influenzano profondamente la libido. Una ricerca del 2019 su Journal of Sexual Medicine evidenzia che il 43% delle donne e il 25% degli uomini riportano una diminuzione del desiderio associata a difficoltà relazionali.

L’adattogeno rhodiola rosea, ricco di salidroside, può migliorare la gestione dello stress relazionale, favorendo un approccio empatico e un miglior benessere sessuale.

Trauma o esperienze negative

Eventi traumatici, come abusi o esperienze sessuali negative, lasciano spesso un impatto psicologico persistente che diminuisce la libido. Il coinvolgimento dell’amigdala nel cervello amplifica la risposta di paura, inibendo il desiderio.

L’utilizzo di piante come la passiflora (Passiflora incarnata), con proprietà sedative naturali, può ridurre i sintomi di ansia legati a questi traumi, fornendo sollievo senza effetti collaterali significativi.

Autostima bassa e insicurezze

Una percezione negativa del sé, spesso correlata a insicurezze sul proprio corpo o performance, riduce il desiderio sessuale. Il rapporto tra bassa autostima e libido è documentato in numerosi studi, tra cui uno del 2021 che indica come il 47% degli adulti con autostima compromessa riporti difficoltà nel desiderio.

Estratti di Maca (Lepidium meyenii), spesso associata a un miglioramento della vitalità, possono coadiuvare l’aumento della fiducia personale e del desiderio sessuale.

Impatti sulla vita quotidiana

La libido bassa può influenzare diversi aspetti della vita quotidiana, alterando le dinamiche interpersonali e il benessere complessivo. Le cause psicologiche, come stress e depressione, non solo riducono il desiderio sessuale, ma generano effetti a catena che coinvolgono le relazioni e la stabilità emotiva.

Relazioni interpersonali

La diminuzione della libido può compromettere la qualità delle relazioni di coppia. Studi dimostrano che il 48% delle coppie in cui almeno uno dei partner soffre di libido bassa riporta conflitti relazionali ricorrenti. Il calo del desiderio, spesso accompagnato da una ridotta intimità fisica, può alimentare sentimenti di rifiuto, insoddisfazione e disagio emotivo. La comunicazione compromessa, a sua volta, rafforza questo ciclo negativo.

Il supporto tramite fitoterapia può aiutare a migliorare la qualità delle relazioni. Ad esempio, le proprietà della passiflora, note per le loro capacità ansiolitiche che riducono lo stress relazionale, hanno mostrato benefici indiretti sul desiderio sessuale (Chandra et al., 2019). La Maca è stata associata a un miglioramento della libido e della soddisfazione relazionale in uno studio che ha coinvolto 131 partecipanti (Shin et al., 2016).

Benessere generale e umore

La libido bassa influisce anche sul benessere emotivo e mentale, con effetti negativi sull’autostima e sulla percezione della qualità di vita. Circa il 58% degli individui che sperimentano stress cronico associa il calo del desiderio a un aumento dei sintomi depressivi, creando un impatto significativo sulla motivazione generale.

L’uso di fitoterapia integrativa può rappresentare un’opzione utile. Estratti di iperico (Hypericum perforatum) hanno dimostrato di migliorare l’umore in pazienti con depressione lieve-moderata, supportando indirettamente il ripristino del desiderio sessuale (Linde et al., 2008). Anche l’ashwagandha, per le sue proprietà adattogene, riduce il cortisolo e sostiene un equilibrio neuroendocrino, migliorando al contempo sia il desiderio sia l’umore (Chandrasekhar et al., 2012).

Soluzioni e strategie per affrontare il problema

Terapia psicologica

L’intervento terapeutico rappresenta un approccio fondamentale per affrontare le cause psicologiche della libido bassa. Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si sono dimostrate efficaci nel ridurre i livelli di stress e ansia, che contribuiscono al calo del desiderio sessuale. Un’analisi del 2019, pubblicata sul “Journal of Sex Research”, ha rilevato che il 67% dei partecipanti ha registrato miglioramenti significativi nei livelli di desiderio sessuale attraverso la CBT.

La terapia di coppia si rivela utile in presenza di conflitti relazionali o comunicativi. Studi clinici mostrano che oltre il 58% delle coppie che partecipano a cicli terapeutici focalizzati sulla comunicazione riportano un aumento del desiderio sessuale. Infine, l’uso di tecniche di mindfulness specifiche per la sessualità riduce il disagio associato alla performance, migliorando la consapevolezza mentale ed emotiva del corpo.

Cambiamenti nello stile di vita

Modificare elementi chiave dello stile di vita incide positivamente sui meccanismi neurochimici legati al desiderio sessuale. Un’analisi condotta dal “Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism” evidenzia che l’esercizio aerobico regolare, almeno 3 volte a settimana per 45 minuti, aumenta i livelli di dopamina e migliora il tono sessuale nel 72% degli individui testati.

Un’alimentazione equilibrata ricca di antiossidanti contribuisce a ridurre l’infiammazione, che inibisce gli ormoni sessuali. Ingredienti come la Maca e l’ashwagandha, studiati in diverse ricerche, mostrano un effetto positivo nel regolare il cortisolo e incrementare la libido. Ad esempio, studi condotti su donne in post-menopausa hanno rivelato che l’assunzione di Maca per 6 settimane aumenta il desiderio sessuale nel 45% dei casi.

La gestione dello stress cronico, attraverso pratiche come lo yoga o la meditazione, riduce i livelli di cortisolo, favorendo la produzione di testosterone e ormoni associati al piacere. Queste strategie, combinate con l’uso di integratori fitoterapici come l’iperico, offrono supporto sia a livello mentale che fisiologico, migliorando il benessere generale.

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Dott.ssa Silvia Morandi

Dott.ssa Silvia Morandi

Ho 46 anni, dottoressa e appassionata di fitoterapia da sempre. Cresciuta tra le montagne del Trentino, ho imparato a conoscere il potere delle piante grazie alla mia famiglia. Amo unire scienza e natura per migliorare il benessere quotidiano. Qui condivido quello che so, tra esperienze personali e consigli pratici!

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