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Libido bassa cause e soluzioni: scopri i rimedi più efficaci

Dott.ssa Silvia Morandi by Dott.ssa Silvia Morandi
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Libido bassa cause e soluzioni: scopri i rimedi più efficaci
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La libido bassa è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con una prevalenza stimata tra il 15% e il 30% negli adulti, secondo recenti studi medici. Questo fenomeno può influire negativamente non solo sulla vita di coppia ma anche sul benessere psicofisico generale, rendendo fondamentale comprenderne le cause e individuare le soluzioni più efficaci.

Tra i fattori principali si annoverano squilibri ormonali, stress cronico, disturbi del sonno e alcuni farmaci. Tuttavia, è importante sottolineare che la sessualità è influenzata da una complessa interazione tra aspetti fisici, psicologici e relazionali. Grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi sono disponibili approcci mirati per affrontare questa problematica, migliorando la qualità della vita e la salute generale.

Esplorare le radici del problema e adottare strategie personalizzate può fare la differenza nel ripristinare una sana vita sessuale e un equilibrio emotivo duraturo.

Cos’è la libido bassa?

La libido bassa si riferisce a una diminuzione persistente o temporanea del desiderio sessuale. Questo fenomeno può manifestarsi sia negli uomini che nelle donne, interessando circa il 32% delle donne e il 15% degli uomini secondo studi pubblicati su riviste come il Journal of Sexual Medicine. Le cause possono essere multifattoriali, includendo alterazioni ormonali, stress psicosociale e condizioni mediche croniche.

A livello fisiologico, i livelli di testosterone e estrogeni giocano un ruolo chiave. Riduzioni significative di questi ormoni possono influire negativamente sul desiderio sessuale. In aggiunta, elevati livelli di cortisolo, spesso associati allo stress cronico, interferiscono con l’equilibrio neuroendocrino, contribuendo a un calo della libido. Uno studio del 2018 su Endocrine Reviews ha evidenziato come il sistema limbico e i neurotrasmettitori come la dopamina siano cruciali per la regolazione del desiderio.

Fattori legati allo stile di vita, come dormire meno di 6 ore a notte, consumo eccessivo di alcol o l’uso di farmaci antidepressivi, sono frequentemente associati a questo problema. Alcune erbe utilizzate in fitoterapia, tra cui la Maca (Lepidium meyenii) e il Tribulus terrestris, hanno mostrato in studi preliminari un effetto positivo sul miglioramento della libido, principalmente attraverso l’incremento del testosterone biodisponibile e la modulazione dello stress ossidativo.

Cause principali di libido bassa

La libido bassa è una condizione multifattoriale, influenzata da un’interazione complessa di fattori fisici, psicologici e legati allo stile di vita. Analizzare le cause è fondamentale per un trattamento efficace.

Fattori fisici

Alterazioni ormonali influenzano significativamente il desiderio sessuale. Livelli ridotti di testosterone negli uomini e di estrogeni o progesterone nelle donne sono associati a una diminuzione della libido. Uno studio pubblicato nel Journal of Sexual Medicine riporta che il 40% delle donne in menopausa sperimenta cali di libido per via del calo degli estrogeni.

Malattie croniche, come il diabete mellito o la sindrome metabolica, causano disfunzioni vascolari che compromettono l’afflusso di sangue agli organi sessuali. Anche disturbi tiroidei e livelli elevati di cortisolo, dovuti a stress cronico, alterano l’equilibrio neuroendocrino, aggravando il problema.

L’assunzione di certi farmaci, come antidepressivi o ansiolitici, può ridurre il desiderio sessuale. Ad esempio, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono associati a un’incidenza di effetti collaterali sessuali in circa il 50% dei casi, secondo Harvard Health.

Fattori psicologici

Ansia, depressione e stress emotivo influenzano negativamente la libido. Secondo una revisione del Journal of Affective Disorders, circa il 35% delle persone con disturbi depressivi riporta una riduzione significativa del desiderio sessuale.

La bassa autostima e i conflitti relazionali sono ulteriori cause comuni. Il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (HSDD) è strettamente legato a queste condizioni psicologiche, colpendo circa l’8-10% della popolazione femminile in età fertile.

Stile di vita e abitudini

Abitudini poco salutari contribuiscono alla diminuzione della libido. Insonnia cronica, ad esempio, riduce i livelli di testosterone del 10-15%, mentre il consumo eccessivo di alcol inibisce il sistema nervoso centrale, rallentando le risposte sessuali. La sedentarietà riduce la produzione di endorfine e aggrava i disturbi dell’umore.

Fitoestratti con evidenze scientifiche, come il Tribulus terrestris, mostrano benefici nella libido. Uno studio del 2020 pubblicato in Phytomedicine ha evidenziato un aumento del desiderio sessuale in soggetti trattati con Tribulus rispetto a un placebo, con un miglioramento del 79%. Anche la Maca si è rivelata promettente, migliorando la funzionalità sessuale in donne affette da disfunzioni indotte da SSRI.

Soluzioni per aumentare la libido

Per affrontare la libido bassa, è essenziale considerare approcci che combinano strategie naturali, mediche e modifiche allo stile di vita. Questi interventi mirano a ripristinare un equilibrio ormonale, ridurre lo stress e migliorare il benessere complessivo.

Rimedi naturali

Alcune erbe ed estratti vegetali mostrano potenziali benefici nel migliorare la libido attraverso meccanismi fisiologici specifici:

  • Maca (Lepidium meyenii): Studi indicano che l’assunzione di 3 g al giorno di Maca per 12 settimane può migliorare il desiderio sessuale, agendo sui livelli di energia e sul bilanciamento ormonale (Gonzales, 2002).
  • Tribulus terrestris: Questo estratto è associato a un aumento del testosterone nei soggetti con insufficienza androgena, con dosaggi tra 750 mg e 1500 mg al giorno (Neychev & Mitev, 2005).
  • Ginseng: La somministrazione di Panax ginseng migliora la funzione erettile e il desiderio sessuale attraverso un’azione sul rilascio di ossido nitrico. Ricerche suggeriscono dosi di 900 mg tre volte al giorno.

Altri supplementi, come lo Zinco e la Vitamina D, supportano la produzione di testosterone, risultando particolarmente utili nei soggetti con carenze documentate.

Terapie mediche

Le terapie mediche offrono soluzioni mirate per affrontare problemi fisici e ormonali legati alla bassa libido:

  • Terapia ormonale sostitutiva (HRT): Indicata per livelli bassi di testosterone o estrogeni, questa terapia può ripristinare l’equilibrio ormonale. Gli studi mostrano un incremento del desiderio sessuale nel 70% delle donne in menopausa trattate con estrogeni (Martin et al., 2011).
  • Inibitori della fosfodiesterasi-5 (PDE5i): Farmaci come il Sildenafil favoriscono la vasodilatazione, migliorando il desiderio e la funzione sessuale nei casi di disfunzione erettile.
  • Farmacoterapia contro l’ansia e la depressione: La sostituzione di certi antidepressivi, come gli SSRI, con molecole che influenzano meno la libido, come la Bupropione, può essere efficace.

Cambiamenti nello stile di vita

Le modifiche allo stile di vita migliorano significativamente la salute sessuale e il desiderio:

  • Attività fisica regolare: L’esercizio moderato aumenta i livelli di testosterone del 15%-20% e riduce lo stress. Attività come allenamento con pesi e yoga hanno dimostrato benefici diretti (Hackney, 2001).
  • Dieta equilibrata: Un’alimentazione ricca di grassi sani, proteine magre e antiossidanti supporta la funzione ormonale. Ad esempio, una dieta mediterranea è associata a un miglioramento del 30% della funzione sessuale.
  • Gestione dello stress e miglioramento del sonno: Strategie di rilassamento, come la meditazione, e 7-9 ore di sonno per notte aiutano a ridurre il cortisolo, promuovendo un equilibrio ormonale.

Gli interventi combinati che comprendono approcci naturali, medici e comportamentali risultano spesso i più efficaci per migliorare la libido.

Come affrontare il problema con il partner

Affrontare la bassa libido in una relazione richiede apertura e collaborazione. La comunicazione efficace riduce incomprensioni e promuove empatia reciproca.

Strategie per migliorare la comunicazione

  • Parlare con sincerità: Esprimere emozioni e preoccupazioni senza accusare facilita la discussione. È importante usare un linguaggio non giudicante.
  • Ascoltare attivamente: Prestare attenzione ai sentimenti del partner consente di creare un ambiente di fiducia.
  • Stabilire momenti dedicati: Avere conversazioni in momenti privi di distrazioni favorisce una migliore connessione emozionale.

Supporto reciproco per affrontare le cause

  • Valutare fattori psicosociali: Identificare insieme eventuali elementi di stress o stili di vita che influenzano negativamente la sessualità. Studi evidenziano che lo stress cronico contribuisce all’aumento del cortisolo, compromettendo il desiderio sessuale (Slavich & Irwin, 2014).
  • Condividere eventuali terapie: Se uno dei partner adotta rimedi per il disagio, coinvolgerlo nel processo decisionale aiuta a rafforzare la relazione. Ad esempio, terapie a base di Maca hanno mostrato un miglioramento della libido in studi clinici (Gonzales et al., 2002).
  • Adottare attività condivise: Incorporare esercizio fisico o tecniche di rilassamento riduce tensioni e migliora l’intimità.

Rafforzamento del legame emotivo

La ricerca dimostra che un forte collegamento emozionale amplifica il desiderio fisico. Gli ormoni ossitocina e dopamina, rilasciati durante attività affettive, giocano un ruolo essenziale nel rinforzo del legame. Semplici gesti, come abbracci o trascorrere del tempo insieme, contribuiscono a regolare positivamente tali neurotrasmettitori.

Quando consultare uno specialista

Consultare uno specialista diventa essenziale in alcune circostanze per identificare e affrontare con precisione le cause della libido bassa. Questa scelta è particolarmente indicata nei seguenti casi:

  • Persistenza dei sintomi: Quando il calo del desiderio sessuale dura più di sei mesi e interferisce significativamente con la qualità della vita, è consigliabile rivolgersi a un esperto.
  • Presenza di condizioni mediche croniche: Malattie come il diabete, l’ipotiroidismo o disturbi cardiovascolari possono agire come fattori sottostanti e richiedono valutazioni approfondite. Studi pubblicati su “The Journal of Sexual Medicine” indicano che il 42% dei pazienti con malattie croniche manifesta disfunzioni sessuali.
  • Effetti collaterali farmacologici: Certe classi di farmaci, come antidepressivi o beta-bloccanti, sono spesso correlate alla riduzione del desiderio. Un consulto medico può aiutare nell’eventuale modifica o sostituzione della terapia in corso.
  • Sintomi psicologici associati: Ansia, depressione o elevati livelli di stress possono influire negativamente; un trattamento integrato con uno psicologo o sessuologo è spesso necessario.
  • Mancanza di risposta ai rimedi naturali: Se l’impiego di fitoterapici come Maca o Tribulus terrestris non produce miglioramenti, è consigliabile approfondire la situazione clinica.

Gli specialisti, tra cui endocrinologi, urologi e psicoterapeuti, possono adottare approcci multidisciplinari per sviluppare piani personalizzati. Evidenze scientifiche suggeriscono che interventi combinati, che includano terapia ormonale, fitoterapia e modifiche dello stile di vita, risultano più efficaci nel migliorare gli squilibri legati alla sfera sessuale.

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Dott.ssa Silvia Morandi

Ho 46 anni, dottoressa e appassionata di fitoterapia da sempre. Cresciuta tra le montagne del Trentino, ho imparato a conoscere il potere delle piante grazie alla mia famiglia. Amo unire scienza e natura per migliorare il benessere quotidiano. Qui condivido quello che so, tra esperienze personali e consigli pratici!

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